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In pochi conoscono questa pianta. si chiama Felce Nido di Uccello e che dirti, parla da sola

Avete mai sentito parlare della felce nido di uccello? Si tratta di una pianta che, se curata nel giusto modo, può regalare tantissime soddisfazioni.

Cura felce nido di uccello(Spraynews.it)

Se siete amanti delle piante da interno e volete creare un piccolo angolo verde nella vostra casa, dovete sicuramente trovare un posto all’Asplenium nidus. Questo è quello che è il nome scientifico della felce nido d’uccello, una pianta perenne che è originaria degli ambienti tropicali asiatici africani e australiani. Si sviluppa da un corpo centrale con dei colori che vanno dal verde vivace e può raggiungere fino a 1,30 di altezza.

Essendo una pianta tropicale, è essenziale cercare un luogo della vostra casa che si addica alla sua natura. Infatti, quando posizionate all’interno della vostra casa questo tipo di pianta, dovete pensare che non deve avere un’esposizione alla luce diretta del sole, soprattutto nelle ore più calde. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio quali sono le caratteristiche nel dettaglio.

Felce nido di uccello: quali sono le caratteristiche

Come curare felce nido di uccello(Spraynews.it)

Bisogna ricreare un’ambiente quanto più simile a quello tropicale. Infatti l’esposizione del sole deve essere quanto più indiretta è possibile e la luce deve essere tenue. Questo perché in natura questa pianta si è sempre sviluppata all’ombra degli alberi più grandi che filtravano la luce diretta del sole.

Un’altra caratteristica molto importante è l’umidità. Infatti questa pianta prospera in un ambiente umido. Proprio per questo motivo, questa pianta si addice molto a luoghi come cucina e bagni che sono quelli più umidi. Un’altra cosa a cui dovete stare attenti, quando curate questo tipo di pianta, è sicuramente l’irrigazione che deve essere sempre costante una o al massimo due volte settimane. Più in generale, si può procedere con l’annaffiatura ogni volta che il terreno è asciutto.

Altre dritte per curarla al meglio

Tuttavia il terreno deve essere sempre ben drenato e non deve avere dei ristagni idrici che possono portare alla comparsa del marciume radicale e, quindi, creare non pochi danni alla pianta stessa. Se toccando il terreno con il dito, risulta bagnato non occorre innaffiare. Se il dito risulta asciutto, è giunto il momento di innaffiare la pianta e comunque scegliere una acqua non troppo pesante, meglio se piovana e soprattutto a temperatura ambiente. stanze.

Ilenia Pesce

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