Chi non ha mai sognato un viaggio on the road in Europa, ma siete sicuri di sapere in quale degli Stati dell’Unione la patente italiana è valida?
Mettersi in macchina e lasciar che sia la strada a decidere in quale destinazione farci arrivare. È un po’ il concetto dei cosiddetti viaggi on the road, dei viaggi in strada quelli per cui è necessario solo avere una macchina messa a posto e lasciarla diventare una compagna di avventure.
Un unico viaggio e diverse tappe, magari anche decise di volta in volta in base alla piega che il viaggio stesso prende. È un sogno che probabilmente tutti abbiamo fatto una volta nella vita e che, in fondo, si può realizzare davvero in qualsiasi momento.
Ovviamente, macchina in buone condizioni a parte, l’altro punto fondamentale è la patente o meglio la validità della patente italiana negli Stati Esteri. Facendo parte dell’UE, dove lo scambio di merci e persone è facilitato, diamo per scontato che guidare in uno di questi Stati con la patente italiana sia più che sufficiente e in effetti è così, le convenzioni stabilite a livello europeo lo permettono. La vera questione si pone per quegli Stati che pur trovandosi geograficamente in Europa non fanno parte dell’UE, che succede in quei casi?
Validità estera della patente italiana, come funziona negli stati non UE
La patente italiana è valida, e di conseguenza sufficiente, anche per quei Paesi europei che non hanno aderito all’Unione Europea. Si tratta essenzialmente di quei Paesi che fanno parte dell’area Shenghen, trattato con il quale sono state abolite le frontiere interne. E per questo motivo si può guidare con tranquillità anche in Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, ma anche la Turchia e la Moldova.
A questi si aggiungono anche i microstati quali Monaco, San Marino e Città del Vaticano; come sappiamo sono Stati con una propria autonomia ma pur sempre legati alla Francia nel caso di Monaco e all’Italia per gli altri due. L’entrata in vigore di Shenghen in questi due Paesi ha esteso il trattato anche ai tre stati più piccoli. Anche Gibilterra rende valida la patente italiana, mentre per spostarsi autonomamente in Andorra c’è bisogno di un IDP
I territori extra-europei
Non è tutto, sempre grazie agli accordi di Shenghen la patente europea ha validità anche in Paesi extra Europei geograficamente, ma che fanno parte dei territori degli Stati UE. Con un permesso speciale si può, per esempio, guidare con la propria patente a Ceuta città del nord del Marocco che però fa parte del territorio Spagnolo o ancora è possibile guidare in Groenlandia e sulla Isole Faroe in quanto territori della Danimarca -in realtà questi Paesi sarebbero esclusi in quanto neanche citati nei trattati, tuttavia di fatto sono stati inglobati negli accordi.