Ricerche in corso per trovare i tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone: sono stati trascinati via durante la piena.
L’Italia è sconvolta per la scomparsa di Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros, 23 anni, e il fidanzato 25enne, inghiottiti dalla piena del fiume Natisone, in Friuli Venezia Giulia, nel primo pomeriggio di venerdì. Le ricerche dei tre giovani sono in corso e si spera ancora in un miracolo, sebbene le possibilità di trovarli vivi si affievoliscano con il passare del tempo.
Ragazzi dispersi nel fiume, continuano senza sosta le ricerche
Patrizia Cormos e Bianca Doros, insieme al fidanzato di quest’ultima, avevano deciso di trascorrere una giornata di svago sulle rive del Natisone. I tre amici si erano incontrati per festeggiare un esame appena sostenuto da Patrizia all’Accademia di Belle Arti. Bianca e il suo fidanzato, un giovane di 25 anni originario della Romania ma residente in Austria, si trovavano in Italia per una breve visita ai genitori di Bianca.
I tre ragazzi si trovavano vicino al fiume quando la corrente, ingrossata dalle abbondanti piogge, li ha sorpresi. Un passante ha sentito le loro urla disperate provenire dal Ponte Romano a Premariacco e ha subito dato l’allarme. Le testimonianze raccontano di un abbraccio disperato tra i tre giovani, un tentativo estremo di resistere alla forza dell’acqua. Nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco, che hanno cercato di allungare una scala e lanciare funi di salvataggio, i tre sono stati trascinati via dalla corrente.
La mamma di Patrizia ha raccontato al Messaggero Veneto: “Avevo suggerito a mia figlia di non andare perché era stanca. La sera prima era anche andata a lavorare. Ma poi lei mi aveva detto ‘non arrabbiarti, lasciami andare’ e alla fine così avevo fatto”. Questo ricordo aggiunge una nota ancora più amara, una giornata normale può trasformarsi in una tragedia in qualsiasi momento, una quotidianità spezzata in modo improvviso e crudele.
Le ricerche sono riprese con fervore questa mattina, supportate da condizioni meteorologiche migliori. I soccorritori, aiutati dai droni della Protezione Civile, stanno esplorando ogni possibile luogo lungo il corso del fiume. Un segnale di speranza è arrivato con l’intercettazione del segnale di uno dei cellulari dei ragazzi dispersi. Le operazioni ora si concentrano in quell’area, nella speranza di trovare qualche traccia concreta, anche se non è detto che lo smartphone sia ancora addosso al proprietario.
Mentre le ricerche continuano, la comunità rimane con il fiato sospeso. La speranza di trovare Patrizia, Bianca e il fidanzato vivi si fa sempre più lontane, ma la determinazione dei soccorritori non si affievolisce. Ogni minuto è prezioso e ogni sforzo è diretto a riportare a casa i tre giovani.
La tragedia del Natisone è un duro colpo per tutti coloro che conoscono e amano Patrizia, Bianca e il fidanzato. Le loro vite, piene di sogni e speranze, sono state improvvisamente inghiottite da una forza naturale implacabile. Le ricerche continueranno finché non si avrà certezza del loro destino.