Ho sempre desiderato un acquario poi grazie a un’idea originale ne ho creato uno molto particolare: gli amici credono che l’abbia comprato.
Un acquario richiede molta cura, e importanti accortezza, eppure questa modalità che ho da poco scoperta per crearne uno in modo più semplice e con meno responsabilità mi ha permesso di realizzare un piccolo sogno che tenevo da tempo in un cassetto.
Ricordo ancora la prima volta che, affascinata dall’idea di possedere un acquario tutto mio, entrai in un negozio specializzato in acquari, alcuni anni fa, e di come – confrontandomi con l’esperto alla vendita di questi microcosmi acquatici – mi resi improvvisamente conto della cura che si dovrebbe avere anche in quelle che potrebbero sembrare delle insignificanti decisioni. Come si può allora creare un piccolo acquario fai da te, particolare e senza troppe responsabilità? Vi svelo il procedimento.
Ho creato un acquario molto particolare: ti mostro il procedimento
Un acquario è generalmente inteso come un luogo naturale ricreato dagli esseri umani per ambienti domestici o pubblici e che dovrebbe essere in grado, innanzitutto, di poter salvaguardare la vita delle creature acquatiche che lo abiteranno. In questo caso, però, questa fondamentale premessa potrà essere ignorata, dal momento che si tratta della realizzazione di un acquario ornamentale, secco – e dunque, all’occorrenza, senza acqua – da poter allestire con materiali riciclati e dunque facilmente reperibili.
Dato il capovolgimento della suddetta premessa si può entrare nel merito di quello che è il procedimento per creare un acquario fai fa te grazie sperimentando alcune idee di riciclo creativo del legno, di pietre, terreni sabbiosi e quant’altro. Il primo passo, dunque, è quello di scegliere, o di riciclare, il contenitore in vetro che si trasformerà nella cornice trasparente del nostro acquario ornamentale e ciascuno degli oggetti che desideriamo inserire al suo interno riciclandoli in modo da farlo sembrare un acquario a tutti gli effetti.
Una delle scelte più importanti, oltre a quella del fondale – che potrebbe essere di varie sfumature di blu, in modo da alludere alla presenza, al suo interno, dell’elemento naturale che da sempre lo contraddistingue – riguarda la scelta dei materiali naturali al suo interno.
Se non vogliamo semplicemente riciclare delle pietre, delle conchiglie o dei legnetti precedentemente collezionati, potremmo scegliere delle specifiche tipologie di piante succulente che ci daranno la possibilità di esporre il nostro acquario anche in uno spazio aperto alla luce del sole.
Ottima guida un realizzare un acquario fai da te – VIDEO
Nel filmato “Come riciclare e allestire un acquario secco” (pubblicato da @AquascapingLab su YouTube) l’artista specializzata nel campo del riciclo creativo mostra agli utenti una delle prime modalità condivise in rete sulla realizzazione di un acquario fai da te.
L’arte del riciclo creativo può prendere forme diverse, in questo caso si tratta – come suggeriscono gli utenti – di una “bellissima idea” adattabile alla realizzazioni di acquari sia di piccole che di grandi dimensioni.
Nel caso in cui si dovessero riscontrare delle difficoltà o dubbi nel corso del proprio processo creativo il video di soli 4:58 minuti, condiviso su @AquascapingLab, mostra nel dettaglio le varie fasi e le tempistiche di realizzazione per “riciclare e creare un acquario secco”. Un’ottima e utile guida per raggiungere il nostro obiettivo.