Alluminio o pellicola per alimenti, quale delle due soluzioni usi? Fai attenzione, perché non sono assolutamente interscambiabili: ti sveliamo quella corretta.
Se fino a oggi hai sempre pensato che alluminio e pellicola fossero interscambiabili, preparati a riconsiderare tutte le tue opinioni in materia. Se hai necessità di conservare al meglio gli alimenti che cucini, o magari gli avanzi del giorno prima, all’interno del frigorifero, ci sono determinate condizioni che ti faranno propendere per l’una o per l’altra soluzione, a seconda delle esigenze.
Fai bene attenzione, dunque, a quello che stiamo per rivelarti: l’alluminio, con determinati alimenti, può rivelarsi addirittura una sostanza tossica. Sarebbe bene, dunque, conoscere approfonditamente la differenza tra alluminio e pellicola, onde evitare di commettere errori.
A venire in nostro soccorso, nel caso in questione, sono i consigli dell’agronomo ed esperto di alimentazione Daniele Paci. Il quale, ormai da qualche anno, realizza contenuti video con cui istruisce i suoi followers rispetto agli errori più comuni che si commettono nelle cucine casalinghe. Il primo dei quali concerne proprio il differente impiego di alluminio e pellicola.
I cibi, come è ormai noto, non sono tutti uguali. E nemmeno la loro modalità di conservazione. Anche se spesso – per dimenticanza, distrazione, o magari proprio per ignoranza – siamo portati a interscambiare pellicola e alluminio come se si trattasse della medesima tipologia di prodotto.
È l’agronomo Daniele Paci, in uno dei suoi più recenti video postati su Facebook, a venire in nostro soccorso e a delinearci un quadro chiaro della situazione. L’esperto, nella fattispecie, spiega a caratteri cubitali come l’alluminio non vada usato per cibi fortemente salati o fortemente acidi.
“Perché? – domanda Paci in tono retorico, prima di proseguire con la sua spiegazione – Perché l’alluminio è tossico! Perciò andrebbe a rilasciare nell’alimento particelle di alluminio che non dobbiamo assolutamente ingerire“. Cosa adoperare, dunque, quando ci si trova di fronte ad alimenti di questo genere?
La tecnica migliore di conservarli in frigo, prosegue l’agronomo, è ovviamente rappresentata dalla pellicola. Anche in questo frangente, ciò nonostante, occorre fare una particolare distinzione: pellicola in pvc o in polietilene. Sulla differenza sostanziale tra i due materiali interviene in termini esaustivi, ancora una volta, il professionista.
“Se dovete conservare cibi particolarmente grassi, la pellicola in pvc non va bene“, tiene subito a puntualizzare Daniele Paci. Per alimenti che presentino queste caratteristiche, prosegue, la pellicola più adatta è quella in polietilene. In alternativa, svela in conclusione l’agronomo, c’è anche un’ulteriore soluzione se proprio non si possiede la pellicola in polietilene.
“Potreste anche acquistare quella con la scritta ‘non pvc’“, chiosa Paci, mostrando ai suoi followers i vari tipi di pellicole che possono essere impiegati per la conservazione degli alimenti. Una precisazione, quella fornita dall’agronomo, che il suo pubblico di Facebook parrebbe aver trovato particolarmente utile: “Sempre chiaro ed esaustivo“, “Grazie per i tuoi consigli“.
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