Un episodio di violenza e vendetta ha avuto luogo stanotte: dopo un litigio, un giovane ha appiccato il fuoco nella casa della sua famiglia.
Un tragico evento ha sconvolto la tranquilla cittadina di Vittoria, nel Ragusano. Nella notte tra mercoledì e giovedì, un incendio devastante è stato appiccato in una casa di famiglia, portando alla morte di Mariem Sassi, 55 anni, e ferendo gravemente il marito e le due figlie.
Il dramma si è consumato intorno alle 2:30 di notte, quando un uomo, a seguito di un acceso litigio con i parenti, ha deciso di dare fuoco all’abitazione. L’incendio, partito dalla porta di casa dove erano stati ammassati copertoni e altri materiali infiammabili, ha rapidamente avvolto l’intera abitazione, sorprendendo nel sonno i familiari.
I Vigili del Fuoco, allertati immediatamente, sono giunti sul posto insieme ai soccorsi medici e alle Forze dell’Ordine. Quello che inizialmente poteva sembrare un tragico incidente domestico si è presto rivelato un atto doloso. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, originario della Tunisia e affetto da problemi psichici, dopo la lite sarebbe tornato con l’intenzione di compiere un gesto estremo. Utilizzando un bastone con uno straccio imbevuto di liquido infiammabile come torcia improvvisata, ha dato fuoco all’ingresso dell’abitazione.
La furia delle fiamme ha reso impossibile la fuga della madre, Mariem Sassi, che è deceduta per le gravissime ustioni riportate. Anche il marito, 57 anni, e le due figlie, di 19 e 34 anni, hanno subito gravi ustioni e sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Ragusa e Vittoria. Le condizioni delle figlie sono apparse subito critiche, tanto che una di loro è stata trasferita al Centro grandi ustioni di Catania durante la notte, seguita poco dopo dall’altra. Il padre, invece, è stato trasferito al Centro grandi ustioni di Palermo nella tarda mattinata.
Le Forze dell’Ordine, intervenute prontamente, si sono messe sulle tracce dell’uomo che si era dato alla fuga. Rintracciato nella mattinata, è stato arrestato e sottoposto a interrogatorio per chiarire la dinamica e le motivazioni del suo gesto. Le prime indagini indicano che in famiglia vi fossero tensioni e contrasti che si erano intensificati negli ultimi tempi.
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