Nonostante la sua resistenza, la mia lingua di suocera sembrava morire, ma poi ho adottato queste soluzioni e ho risolto tutto.
Probabilmente quando avete letto il titolo di questo articolo avete pensato subito alla Sansevieria, una pianta grassa che in alcune parti d’Italia viene chiamata lingua di suocera. Il motivo è presto detto: ha delle lunghe foglie che si ergono verso l’alto ed è molto resistente. Però, la vera lingua di suocera sarebbe un’altra pianta ed è quella di cui parleremo in questo articolo.
Lei è l’epiphyllum, lo avete sentito nominare? È un genere di piante epifite che ha origine nell’America tropicale. Appartiene alla famiglia delle cactacee e personalmente la trovo molto bella. La mia lingua di suocera sembrava morire, però, ad un certo punto e, quindi, ho dovuto provvedere.
Qui di seguito vi parlerò delle caratteristiche della pianta, di come può rovinarsi e di che cosa fare per poterla curare al meglio per vederla crescere in salute e rigogliosa.
Quella piccola spiegazione scientifica data poco fa ci aiuta a capire che l’epiphyllum è una pianta abituata a sopportare bene il caldo e l’umidità. Ma questo non significa che dobbiamo abbandonarla a sé stessa e aspettare che cresca da sola.
Infatti, la mia lingua di suocera sembrava morire ad un certo punto e così mi sono adoperata per fare di tutto per salvarla. Ce l’ho fatta soddisfacendo tutte le sue necessità. Di solito questa pianta fiorisce nelle notti tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. A volte, può dare una piccola fioritura anche in autunno, questo dipende dal clima.
Ma di quanta luce e di quanta acqua ha bisogno per stare bene? Un esperto mi ha dato le giuste dritte per farla crescere in salute. Nonostante sia una pianta tropicale e una specie di cactus, sarebbe meglio esporla alla luce indiretta. Se ce l’avete in casa in vaso, vicino alla finestra è il luogo perfetto. All’aperto, invece, io l’ho messa in una zona di mezz’ombra.
Per quanto riguarda l’acqua, è importante usare un terreno ben drenante e non lasciare mai che questo si asciughi completamente. La pianta ama l’umidità, essendo di origine tropicale, ma attenzione! Ne va data sempre poca. Questo è uno degli aspetti che ho dovuto correggere.
Seguendo queste accortezze si avrà una pianta in splendida forma. Bisogna solo ricordarsi di rinvasare ogni 3 o 4 anni in un vaso leggermente più grande con un nuovo terriccio pieno di nutrienti.
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