Poteva essere una tragedia, ma per fortuna i compagni del giovane gli hanno salvato la vita: il 24enne è ora ricoverato in prognosi riservata.
Un tranquillo venerdì sera a Moraro, in provincia di Gorizia, si è trasformato in un incubo quando un giovane di 24 anni ha subito un arresto cardiaco mentre giocava a calcetto con gli amici. Erano passate da poco le 20 del 14 giugno, quando il ragazzo è crollato improvvisamente sul campo, lasciando i compagni attoniti davanti a quella scena che nessuno si aspettava.
Salvato dai compagni: il giovane è ora ricoverato in ospedale
Il tragico evento è accaduto durante la prima partita del 31° torneo amatoriale “Tuni” che si stava svolgendo sul campo di calcio di Moraro. L’intero torneo è stato sospeso e rinviato a data da destinarsi a seguito dell’incidente.
I compagni di gioco, resisi immediatamente conto della gravità della situazione, hanno reagito prontamente chiamando il numero di emergenza 112. Gli operatori sanitari della Sores (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria) hanno risposto tempestivamente alla chiamata e, attraverso il telefono, hanno fornito le istruzioni per eseguire la rianimazione del giovane.
Seguendo le istruzioni dettagliate degli operatori, i ragazzi hanno iniziato immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP). In una situazione di emergenza così critica, ogni secondo è vitale, e l’intervento rapido dei compagni è stato determinante. Un’infermiera della Sores ha guidato i giovani anche nell’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE) disponibile presso l’impianto sportivo.
Il defibrillatore ha emesso due scariche, sufficienti per far riprendere il battito cardiaco del giovane calciatore. Nel frattempo, gli operatori della Sores Fvg avevano già inviato diversi mezzi di soccorso sul posto. Due minuti prima dell’arrivo della prima ambulanza e dell’automedica, il cuore del giovane aveva già ripreso a battere spontaneamente, grazie alla prontezza e alla determinazione dei suoi compagni di squadra.
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, hanno trovato il giovane già in condizioni migliorate, ma ancora in stato critico. È stato immediatamente intubato dai sanitari e trasportato d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale triestino di Cattinara, dove è stato accolto in prognosi riservata.
La prontezza di spirito e il coraggio dei compagni del giovane hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Inoltre, è anche grazie alla presenza del defibrillatore automatico che il ragazzo è riuscito a sopravvivere, oltre che alla guida e all’intervento degli operatori sanitari.
Speriamo che il giovane calciatore possa riprendersi completamente e che questa esperienza rafforzi la consapevolezza dell’importanza della formazione e delle risorse necessarie per affrontare emergenze mediche come questa durante tutti gli eventi sportivi, amatoriali e non.