Rinvenuto un corpo nel fiume Natisone, potrebbe appartenere al ragazzo che si trovava con Bianca e Patrizia il giorno della piena.
Stamattina è stato rinvenuto un cadavere nel fiume Natisone, vicino al greto dove si è verificato l’incidente che ha coinvolto Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar. Sebbene non ci sia ancora un’identificazione ufficiale, è quasi certo che il corpo sia quello di Cristian Molnar, il giovane che era ancora disperso. I corpi delle due ragazze erano già stati recuperati nei giorni scorsi, e il calo del livello dell’acqua ha facilitato il ritrovamento di quest’ultimo corpo.
Negli ultimi giorni, il prefetto di Udine, Domenico Lione, aveva annunciato un cambio di strategia nelle ricerche di Cristian Molnar, il venticinquenne travolto dalle acque del torrente tre settimane fa. “Le verifiche saranno affidate principalmente ai cani molecolari”, aveva dichiarato il prefetto, aggiungendo che le operazioni si sarebbero concentrate sulle sponde del fiume Natisone fino alla confluenza con il fiume Torre.
Intanto, erano state sospese le attività subacquee, di navigazione e di perlustrazione aerea, per concentrare gli sforzi sulla ricerca via terra con l’ausilio dei cani molecolari. Parallelamente, a Udine, nel Laboratorio di informatica forense, è in corso l’accertamento tecnico non ripetibile disposto dalla PM Letizia Puppa sul cellulare di Patrizia Cormos.
Questo è l’unico smartphone ritrovato finora sulle sponde del Natisone. L’inchiesta aperta per omicidio colposo è al momento contro ignoti e l’obiettivo dell’analisi è risalire alla cronologia di quel venerdì 31 maggio, minuto per minuto, attraverso gli orari delle chiamate, i metadati di foto e video e l’aggancio alle celle telefoniche. Questo potrebbe fornire indizi importantissimi per ricostruire gli ultimi momenti dei tre giovani e comprendere meglio le circostanze della tragedia.
Patrizia Cormos, nata a Colleferro (Roma) e residente a Campoformido (Udine), era una studentessa al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine. Il giorno della scomparsa aveva sostenuto un esame di modellazione 3D e successivamente aveva accettato l’invito dell’amica Bianca Doros di fare un giro in auto e una passeggiata lungo il fiume Natisone.
Bianca Doros, di origini romene, era in Italia da pochi giorni per fare visita alla famiglia. Insieme a loro c’era Cristian Casian Molnar, anche lui di origine romena, che era arrivato in Italia da pochi giorni dopo un soggiorno in Austria a casa del fratello.
Secondo le ricostruzioni, i tre giovani erano andati lungo il fiume per godersi una giornata di relax, ma qualcosa è andato terribilmente storto. Le correnti del Natisone, note per essere insidiose, hanno probabilmente colto di sorpresa i ragazzi, trascinandoli via. I corpi di Patrizia e Bianca sono stati trovati poco dopo, ma di Cristian non c’era traccia fino a questa mattina.
Con il ritrovamento del corpo di Cristian Molnar, le indagini potranno proseguire con una maggiore chiarezza sui tragici eventi di quella giornata. Le autorità dovranno ora esaminare tutti gli elementi raccolti per determinare le responsabilità e le dinamiche dell’incidente.
La comunità di Udine e le famiglie dei ragazzi sono sconvolte da questa tragedia. Il ritrovamento del corpo di Cristian chiuderebbe un capitolo doloroso, ma aprirebbe anche la strada a domande che necessitano di risposte urgenti e necessarie su come evitare simili tragedie in futuro.
AGGIORNAMENTO
Le autorità hanno confermato che il cadavere ritrovato nel Natisone è di Cristian Casian Molnar, l’ultimo disperso.
Esistono dei metodi per evitare l'arresto e sono già stati sfruttati in passato da altri…
La sua nomina è avvenuta in un contesto di incertezze, dopo che Matt Gaetz, inizialmente…
Come riferito dalle autorità ucraine, il lancio è partito dalla regione di Astrakhan e ha…
Una delle principali violazioni delle norme di transizione è la mancanza di controlli di sicurezza…
Il match tra Mike Tyson e Jake Paul ha generato un'onda di interesse e guadagni…
Il documentario "Boybands Forever" della BBC esplora le sfide psicologiche e le pressioni vissute dai…