Il Museo Galileo di Firenze ospita fino al 15 settembre una mostra sul compasso: centinaia gli oggetti di importanza storica e gli strumenti originali in esposizione.
Circinus, compassi di proporzione dal XV al XVIII secolo. Questo il titolo della bellissima mostra ospitata al Museo Galileo di Firenze. Da venerdì 28 giugno a domenica 15 settembre 2024, le sale espositive del museo fiorentino dedicato a Galileo Galilei ospiteranno centinaia di strumenti originali, focalizzando l’attenzione sull’importanza che il compasso di proporzione ha avuto nel corso della storia.
L’estate scalda le regioni italiane con tradizioni folcloristiche, piatti della cucina mediterranea, musica e tanti eventi anche a carattere culturale. Tra gli appuntamenti più scintillanti vi è senza dubbio la mostra Masters of Light di Swarovski ospitata al Palazzo Citterio di Milano.
Un’altra mostra davvero imperdibile è quella ospitata al museo Galileo. In occasione dell’esposizione Circinus, compassi di proporzione dal XV al XVIII secolo, il Museo Galileo ha pubblicato una Biblioteca digitale tematica dedicata alla storia di questo straordinario strumento. Il compasso rappresenta infatti una delle più significative conquiste della matematica pratica occidentale.
Organizzata in collaborazione con l’Arithmeum di Bonn, l’esposizione presenta centinaia di strumenti originali, ricostruendo la storia del compasso di proporzione. Il compasso è lo strumento di calcolo analogico considerato una delle più significative conquiste della matematica pratica occidentale. Nelle sale espositive il visitatore potrà compiere un viaggio nell’evoluzione e del funzionamento del compasso attraverso i secoli.
Gli strumenti esposti, alcuni appartenenti allo stesso Museo Galileo, provengono dall’Arithmeum di Bonn, dall’Astronomisch-Physikalisches Kabinett-Hessen Kassel Heritage, dalla Collezione Rocca di Bonn, dalla Collezione Delalande di Parigi e dalla Fondazione Pisa presso Palazzo Blu. Volumi in facsimile e ricostruzioni di compassi di proporzione, alcuni ideati da Leonardo da Vinci, accompagnano gli strumenti originali.
I pezzi di maggiore valore storico sono due esemplari di compasso geometrico e militare appartenuti a Galileo Galilei, uno dal Museo Galileo e l’altro dalla Fondazione Pisa. Tra gli altri oggetti importanti anche una “cassetta matematica cassetta da esploratore” costruita a metà XVIII secolo da Jacques Canivet e un raro compasso di Fabrizio Mordente della fine del XVI secolo, di proprietà dell’Astronomisch Physikalisches Kabinett di Kassel. Sul sito della digital library, poi, è presente una vasta documentazione degli studi sui compassi dal XV al XVIII secolo, ambiente di ricerca suscettibile di costanti e progressivi aggiornamenti affidati al contributo diretto degli studiosi.
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