Se desideri coltivare la tua passione per la fotografia non puoi fare a meno di questi 9 libri per divenire un “esperto”.
“Cominciò tutto con un saggio, su certi problemi, estetici e morali, posti all’onnipresenza delle immagini fotografiche“, scriveva così la scrittrice, storica e filosofa statunitense Susan Sontag in uno dei suoi saggi più celebri pubblicati alla fine degli anni ’70 sulla “The New York Review of Books” incoraggiando la sua ossessione, e quella di chiunque altro, per la fotografia.
Qual’è la differenza tra professionista e appassionato? Secondo Orson Welles, ad esempio, non vi sarebbe nulla di più triste che definirsi un professionista. Questo per sottolineare non come le competenze o le conoscenze in ambito artistico siano meno importanti della passione, ma probabilmente per ricordare quale sia l’indispensabile segreto contenuto nell’etimologia della parola “amateur” (dal lat. “amator”).
Ho coltivato la mia passione per la fotografia: 9 libri imprescindibili
Quel che ci spinge a fotografare, a filmare, a riflettere, è un’inclinazione, letteralmente una forma d’amore; non, dunque, un mero desiderio di volerci affermare in un determinato ambito. “Cosa ci sarebbe di più triste“, (O. Welles; 1974) altrimenti?
Con la “Camera Chiara. Note sulla fotografia” (1980) Roland Barthes è uno dei primi che – assieme a Walter Benjamin, dapprima con la sua “Piccola storia della fotografia” (1931) – mostra non solo di interessarsi alla fotografia, ma di riflettere sul dispositivo fotografico tanto ricostruendo il percorso di quest’attività quanto più avendo nei suoi riguardi un atteggiamento personale, affettivo.
Dalle riflessioni sul Punctum, sino a giungere alla notazione di shock fotografico, la lettura del saggio del critico francese risulta imprescindibile, soprattutto come esperienza soggettiva del sentire, per tutti coloro che desiderano avviarsi nell’esperimento e nell’esperienza generati dal processo di creazione fotografica.
Una simile importanza per addentrarsi con consapevolezza nei procedimenti della creazione fotografica, sin dai suoi albori, la si può rintracciare ancora oggi nel precedente saggio di Walter Benjamin, dal titolo “L’opera d’arte all’epoca della sua riproducibilità tecnica” (1936).
Nel pensare alle nuove forme d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica, trattando – per frammenti – del prolungamento dato dal dispositivo, il saggio di Benjamin è ancora attuale anche per chi desideri leggere libri per dedicarsi alla propria passione per il cinema.
Per coloro che invece si riconoscono nell’essere appassionati della fotografia di reportage, per affrontarla con altrettanta consapevolezza, non si dovrebbe poter fare a meno di conoscere le idee e le suggestioni, in tal merito, affrontate dalla già citata (nell’incipit) Susan Sontag in “Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società” (1973-1977).
Manuali e corsi di fotografia nei libri: tra esperienza e passione
Tra i consigli di lettura per chi desidera avvicinarsi alla fotografia, nel pratico invece, vi sono le “Lezioni di fotografia” di Luigi Ghirri (edito da “QuodLibet”) a cura di G. Bizzarri e P. Barbaro, oppure l’edizione illustrata della “Guida completa alla fotografia. Tecniche di base e consigli pratici” a cura di Iago Corazza per “National Geographic” (edito “White Star”).
Ancora, in base alle tendenze ad personam, per coloro che non desiderano cimentarsi nell’utilizzo della pellicola ma utilizzare il digitale, vi è il “Corso completo di fotografia digitale” di Ian Farrell (sempre edito “White Star”).
Infine, gli ultimi due consigli di lettura – per approfondire conoscenze di base oppure per gli appassionati di “fotografia di strada” – riguardano il “Manuale completo di fotografia. Dalla tecnica al linguaggio fotografico” di Enrico Maddalena e “Scatti di strada. Il maxi manuale di street-photography” redatto da Massimo Spinolo.