La giovane e stupenda influencer aveva da poco effettuato un lifting ai glutei, poi il dramma: si è sentita male e purtroppo ha perso la vita.
Aline Ferreira, una nota influencer brasiliana di 33 anni, ha perso la vita pochi giorni dopo aver subito un intervento estetico ai glutei presso una clinica a Goiânia. La famiglia, devastata dalla perdita, denuncia la superficialità e l’incuria della clinica, chiedendo giustizia per quella che doveva essere una procedura sicura e routinaria.
La dottoressa non aveva i titoli, chiusa anche la clinica
Aline Ferreira, seguita sui social per i suoi contenuti su moda, viaggi e vita quotidiana, si era recata presso una clinica estetica per sottoporsi a un lifting ai glutei. L’operazione, che sembrava essere andata a buon fine, si è trasformata in un incubo il giorno seguente. Tornata a casa dopo l’intervento, Aline ha iniziato a manifestare febbre e malessere.
Nonostante avesse contattato la clinica, i responsabili hanno minimizzato i sintomi, rassicurandola che era tutto normale e consigliandole di prendere farmaci per abbassare la febbre. Nonostante le rassicurazioni, la situazione è rapidamente peggiorata. Il 26 giugno, appena tre giorni dopo l’intervento, Aline ha iniziato a sentirsi molto male fino a svenire.
Trasportata d’urgenza all’ospedale regionale, è stata poi trasferita in una struttura privata dove ha lottato per la vita per alcuni giorni. Purtroppo, il 2 luglio, Aline è deceduta a causa di ripetuti arresti cardiaci, lasciando un marito e due figli.
La tragica vicenda ha spinto le autorità locali ad avviare immediatamente un’indagine. Le prime verifiche hanno rivelato che la clinica operava senza le necessarie autorizzazioni e licenze sanitarie.
La direttrice della clinica è stata arrestata con l’accusa di esercizio abusivo della professione, mentre la struttura è stata chiusa. Gli investigatori stanno cercando di chiarire se l’iniezione di 30 ml di polimetilmetacrilato in ciascun gluteo abbia causato la fatale infezione, come sostiene la famiglia di Aline, o se, come afferma la direttrice, si trattasse di un semplice biostimolatore e che l’infezione potrebbe essere stata provocata da fattori esterni, come le lenzuola utilizzate a casa di Aline.
La famiglia chiede ora che vengano chiarite le responsabilità. Si attendono i risultati delle indagini per capire come è stato possibile che un intervento così semplice e di routine sia stato fatale e abbia stroncato la vita di una giovane donna.