E’ bello condividere momenti ma bisogna prestare attenzione a non divulgare queste cose personali agli altri.
Nella vita di tutti i giorni si instaurano legami e relazioni di vario genere, questo è un dato di fatto. Situazioni che portano anche a rapportarsi ad altre persone condividendo delle informazioni: dettagli che possono riguardare la vita di altri, la vita propria e che possono attenere ad una sfera comunque privata o meno. Certo, le informazioni che si possono divulgare sono di tantissimi tipi, da quelle più leggere come può essere una semplice chiacchierata ad uno scambio di opinioni altamente stimolante.
Ci sono tuttavia delle informazioni personali che vengono divulgate in base al carattere della persona ed al rapporto che si ha col proprio interlocutore. Gli esperti puntualizzano l’importanza della riservatezza e del non divulgare alcune cose perché possono compromettere le relazioni con le persone ed in generale comunque è meglio mantenere la massima riservatezza.
Quanto detto finora potrebbe risultare ovvio e fonte di banalità ma non è per niente così, soprattutto perché negli ultimi tempi con l’avvento dei social è esplosa la tendenza a voler necessariamente dire a tutti quello che si sta facendo, dove ci si trova e condividere esperienze ed informazioni. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che anche alcuni utenti magari ne fanno un abuso condividendo anche informazioni attinenti alla propria sfera privata.
La psicologia quindi insegna l’importanza nel selezionare quelle informazioni che vanno dette da quelle che invece è meglio tenere assolutamente per sé. Lo scopo è quello non solo di dargli la riservatezza che meritano ma anche garantirsi un certo benessere nonché un certo mistero. Alcuni elementi per tale ragione vanno quindi tenuti segreti. Innanzitutto è meglio non divulgare i propri obiettivi personali; condividere le ambizioni può ridurre la motivazione ed è per questo motivo che è meglio attendere che siano i fatti ad essere divulgati.
Lo stesso vale per le convinzioni personali che attengono alla sfera religiosa, politica o filosofica. Potrebbe essere un modo per esporsi a giudizi e conflitti inutili. Quindi è meglio che queste informazioni rimangano tra poche persone fidate. Per quanto riguarda i risentimenti passati è meglio non divulgarli perché può far riaccendere la miccia quindi farvi riprovare quelle negative sensazioni. Per non parlare del giudizio altrui che ne potrebbe derivare; si rischia di essere considerati come una persona che ami fare la vittima. Il risentimento è meglio convertirlo con il perdono o la risoluzione interna, non con la divulgazione è esterna.
Infine le buone azioni non vanno mai divulgate in quanto andrebbero a perdere quel valore altruistico che hanno solitamente. C’è il pericolo che si instauri un meccanismo di giudizio davanti all’interlocutore che percepisce il desiderio di autocelebrarsi. Stesso discorso vale per la situazione finanziaria che non va mai divulgata proprio per preservarsi anche da occhi ed orecchie indiscrete. Gli psicologi consigliano di non dare informazioni sulle proprie scelte di vita. Queste non devono essere giustificate, ognuno fa semplicemente il suo percorso.
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