La chiamano la “Scarpetta di Venere” ed è la pianta dai fiori più particolari che abbia mai visto

La chiamano scarpetta di vedere ed è una delle orchidee più conosciute ed apprezzate. In casa o giardino non dovrebbe mai mancare, ma bisogna sapere prendersene cura.

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Tra le orchidee più conosciute c’è sicuramente la Scarpetta di Venere (RetidiDedalus.it)

È conosciuta ai più con il nome evocativo di Scarpetta di Venere ma nei fatti parliamo della Cypripedium calceous una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceace. Un nome “volgare” che nasconde una pianta dalla bellezza incredibile e che, tra l’altro, è considerata come l’orchidea di terra più affasciante d’Europa.

Per quanto prima fosse ampiamente diffusa in tutto il Vecchio continente, oggi la Scarpetta di Venere purtroppo resiste solo in alcune determinate zone montuose e in particolare quelle che si trovano in Francia, Italia, Svizzera, Germania e Austria. Crescendo naturalmente in climi temperati, dove cioè gli inverni sono freddi e le estati temperati, la cypripendium è una pianta molto resistente, forse la più resistente tra le sorelle, ma si tratta pur sempre di un’orchidea per cui è indispensabile imparare a prendersene cura per farla crescere e fiorire al meglio.

Come si cura la scarpetta di Venere

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Particolare del fiore della Scarpetta di Venere (RetidiDedalus.it)

A differenza delle altre orchidee, la Scarpetta di Venere presenta uno o al massimo due fiori per stelo e sbocciano sempre alla sommità di questo. I colori variano dal giallo intenso al bianco passando per il rosa acceso fino al viola scuro.

Si tratta di una pianta che nasce spontaneamente sulle montagne per cui vive molto bene nel terreno dove le radici affondano bene in profondità assicurando una buona stabilita, anche considerando il fatto che la pianta riesce a raggiungere i 70 cm di altezza. Una volta acquistata -attenzione a che la pianta sia coltivata e non selvatica perché ha meno possibilità di sopravvivere fuori dal suo habitat- la Scarpetta di Venere deve essere piantata, calcoliamo bene i tempi però perché il periodo ideale per la messa in terra è in autunno.

Il rizoma posto in superficie deve essere poi circondato di ghiaia e pietra pomice che evitano così la formazione parti marce. Per quanto riguarda la posizione, questa è una pianta che ama la mezz’ombra, in ogni caso odia l’esposizione diretta ai raggi solari durante le ore più calde, va bene invece esporla al sole nelle primissime ore del mattino.

A ogni orchidea il suo terriccio e la Cypripedium vuol un terreno ricco di humus fresco e ben drenato, il substrato ideale dovrebbe quindi essere neutro e tendente al calcareo. È importante, infine, che durante l’estate il terreno non si asciughi mai del tutto.

Irrigazione e concimazione della Scarpetta di Venere

Abituata ai boschi, la Scarpetta di Venere ha bisogno di essere annaffiata regolarmente con acqua dolce, mentre per prolungare la fioritura è necessario vaporizzarla anche tutti i giorni. Se si riuscisse ad innaffiarla con acqua piovana sarebbe l’ideale.

Se nel terriccio è presente substrato minerale è necessario concimare la pianta, con prodotti specifici per le orchidee, ogni 10 giorni.

Se si seguono alla lettera queste indicazioni la pianta fiorisce in maniera eccezionale tra maggio e giungo, malto raramente però si possono avere fioriture anche in periodi più freddi.

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