Dieci libri, contemporanei e non, da leggere per imparare a capire meglio il femminismo e lasciarsi ispirare.
Quando parliamo di femminismo intendiamo un’ideologia che è nata con l’obiettivo di promuovere la parità tra i sessi, andandosi a riflettere in tutti i campi della vita delle donne, quindi sia pubblica che privata. Di conseguenza parliamo di equiparazione in ambito familiare come lavorativo e poi anche economico, politico, sociale oltre che linguistico e religioso.
Il termine è nato con un’accezione negativa e purtroppo ancora oggi è utilizzato da molta parte della popolazione in questo senso, eppure il femminismo non è altro che il racconto della condizione delle donne, un racconto che si fa necessario perché necessario è diventato nei secoli dover distinguere una donna da un oggetto. E di libri sul femminismo -su quello che è e quello che rappresenta per le donne e il modo in cui erano e sono costrette a vivere- ne sono stati scritti tantissimi, alcuni saggi risalgono già al 1400 quando il termine neanche esisteva; alcuni di questi sono diventate pietre miliari del movimento, pagine che inspirano e che dovrebbero essere lette da tutti, uomini compresi e forse soprattutto da loro. Di seguito trovate una selezione di quelli che hanno inspirato me.
Per la causa delle donne è un saggio di Maria Montessori. La pedagogista è nota soprattutto per il suo ruolo in ambito educativo, ma Montessori è stata anche molto attiva nel riconoscimento dei diritti delle donne. Quello che sostiene in queste pagine Montessori è un modello di donna nuova consapevole delle proprie potenzialità e artefice del proprio destino. Si tratta in effetti di una raccolta di nove testi, inizialmente pubblicati su rivista, in cui Montessori racconta la storia del movimento di emancipazione femminile nel nostro Paese aprendo il dibattito e la riflessione intorno al tema.
Altro libro fondamentale è Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. È il testo in cui l’autrice affranta la donna dall’essere l’altro dell’uomo, quella che le sta di fianco, e che invece ha il diritto e deve darsi l’opportunità di costruirsi come Altra rispetto all’uomo. Si tratta di un testo che è una provocazione al genere maschile, in cui Beauvoir passa in rassegna tutte i ruoli e relativi aggettivi che gli uomini assegnano alle donne; e poi c’è l’aborto, il diritto al lavoro come al voto, l’alienazione sessuale, economica e politica.
Sempre di Simone de Beauvoir è Sulla liberazione della donna. Si tratta di una raccolta di pensieri e opinioni della scrittrice a opera di Anna Maria Verna. Si affrontano così ii temi principali del femminismo e in particolare la sua contrapposizione con il capitalismo.
Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes. Un vero e proprio cult che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attraverso miti e leggende delle varie tradizioni culturali, Estes fonda una psicoanalisi del femminile intorno alla figura della Donna Selvaggia; forza psichica potente e allo stesso tempo frenata da paure.
Questione di genere di Judith Butler. Si tratta di un testo che ha segnato un punto di svolta nel femminismo internazionale. In queste pagine Butler argomenta perché il corpo sessuato non un dato biologico ma una costruzione culturale. Sempre della stessa autrice si segnala La rivendicazione di Antigone, testo in cui l’autrice mette a confronto le posizioni di diversi autori e avvia una nuova discussione sui temi dell’identità e del rapporto con la politica.
Non dovrebbe mancare tra le letture anche Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Ngozi Dichie. Si tratta di un saggio tratto da un omonimo TEDx della stessa autrice offre una definizione originale di femminismo per il XXI secolo, sul che cosa significa essere donna oggi.
A quasi un anno dalla sua scomparsa, non poteva mancare in questa lista uno delle donne che più hanno aperto alla riflessione sul femminismo, Michela Murgia. I suoi testi sono sempre di ispirazione ma segnalo Sati Zitta. E altre nove frasi che non vogliamo sentire più e Good Saved the Queer. Catechismo femminista.
Chiudo, infine, con Il femminismo non è un brand di Jennifer Guerra in cui si mette un po’ in discussione il femminismo stesso o meglio quelle pratiche di sfruttamento che aziende e politici fanno utilizzando i simboli e i temi del femminismo proprio come avviene con il greewnwashing.
La piattaforma OTT, sviluppata internamente, si propone di dare una vetrina a tutte le federazioni…
Recentemente, la clinica ha annunciato con orgoglio l’introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico…
La comunità internazionale è in allerta per la possibilità di un disastro nucleare, con l'Agenzia…
Il vicepremier ha sottolineato l'importanza di garantire ai cittadini la possibilità di viaggiare con mezzi…
Le implicazioni a lungo termine di questa iniziativa, presentata come una misura temporanea e operativa,…
Questa iniziativa si propone di esprimere un forte dissenso nei confronti della manovra economica del…