Una giovane di 33 anni è morta ieri a Siena, dopo essere stata raggiunta da un colpo di fucile all’interno della sua abitazione. Fermato il compagno.
Raggiunta da un colpo di fucile al volto mentre si trovava all’interno della sua abitazione. È morta così una giovane di 33 anni nel pomeriggio di ieri a Siena. Lo sparo è stato sentito dai vicini di casa che subito hanno allertato i soccorsi.
Presso l’abitazione sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine. Per la 33enne era troppo tardi: all’arrivo dei medici era già priva di vita. Ora sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica della tragedia. Da quanto appurato, pare che il colpo sia partito accidentalmente mentre il compagno ed il figlio della giovane maneggiavano l’arma. L’uomo è stato fermato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco.
Un’intera comunità sconvolta quella di Siena dopo la morte di Yuleisy Manyoma, 33enne di nazionalità colombiana, ma che da tempo viveva in Italia. La giovane è deceduta nel pomeriggio di ieri, sabato 10 agosto, dopo essere stata centrata da un colpo di fucile in casa.
Non è ancora chiara la dinamica della tragedia, ma sembra, secondo le prime ricostruzioni, apprese da alcuni quotidiani locali e dai colleghi de Il Corriere Fiorentino, che Yuleisy si trovava nel salotto della sua abitazione, sita in via del Villino quando il proiettile l’ha centrata al volto. Il colpo sarebbe partito accidentalmente da un fucile che il compagno, un connazionale 31enne, e il figlio della vittima stavano maneggiando in casa.
A chiamare il numero unico per le emergenze sarebbero stati alcuni vicini che hanno sentito lo sparo. Pochi minuti ed in via del Villino sono arrivati l’equipe medica del 118 e gli agenti della Polizia. Per la 33enne non c’è stato nulla da fare: i soccorsi hanno potuto solo dichiararne la morte.
Gli agenti hanno, invece, dato il via alle indagini in modo da stabilire con precisione la dinamica della terribile tragedia. Sul posto sono arrivati anche gli uomini della Scientifica che hanno provveduto ai rilievi del caso.
Il compagno è stato accompagnato in Questura per essere sentito e successivamente fermato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco, dato che il fucile non sarebbe stato regolarmente denunciato alla Polizia. Ora, l’uomo si trova detenuto presso il carcere di Siena. Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un colpo partito per sbaglio. A stabilirlo con precisione saranno le indagini e l’esame autoptico sulla salma che verrà eseguito nelle prossime ore, come disposto dall’autorità giudiziaria.
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