Un uomo di 68 anni è morto dopo essere stato colto da un improvviso malore durante una battuta di caccia, la scorsa notte a Siapiccia (Oristano). Inutili i soccorsi.
Una battuta di caccia è finita in tragedia. È accaduto la scorse notte nelle campagne di Siapiccia, piccolo comune della provincia di Oristano, dove un uomo di 68 anni è stato colto da un improvviso malore e si è accasciato al suolo.
I compagni di battuta, accortisi del dramma, hanno provato a soccorrere il cacciatore ed hanno chiamato il numero unico per le emergenze chiedendo l’intervento dei sanitari. I medici del 118, giunti sul posto, hanno provato in tutti i modi a rianimare il 68enne, ma tutto è stato inutile: alla fine, si sono dovuti arrendere costatandone la morte. Presenti sul posto, oltre ai soccorsi, anche i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
Siapiccia, malore improvviso durante una battuta di caccia: morto 68enne
Un uomo di 68 anni ha perso la vita la notte scorsa, tra martedì 13 e mercoledì 14 agosto, mentre prendeva parte ad una battuta di caccia nelle campagne di Siapiccia, in provincia di Oristano.
Il 68enne, di cui non sono state rese note le generalità, stando alle prime ricostruzioni, apprese dai colleghi della redazione de L’Unione Sarda, mentre era impegnato nella battuta, si è sentito male ed è crollato al suolo privo di sensi. I compagni, accorgendosi dell’accaduto, hanno subito dato l’allarme contattando il 112.
Immediato l’arrivo sul posto, dopo la segnalazione, di una squadra dei vigili del fuoco e dello staff medico del 118. I pompieri hanno recuperato il corpo affidandolo ai sanitari che, purtroppo, non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Ai medici non è rimasto altro che dichiararne la morte, provocata da un malore improvviso
Sentiti i compagni di battuta
I carabinieri, accorsi sul luogo della tragedia insieme ai soccorsi, hanno avviato gli accertamenti per accertare quanto accaduto. In tal senso, sono stati sentiti gli altri cacciatori che stavano partecipando alla battuta. Non sembrano esserci dubbi sul fatto che il cacciatore sia stato stroncato da un malore, molto probabilmente un infarto fulminante che non gli ha lasciato alcuno scampo.