Scivola dagli scogli e finisce in mare: ragazzo muore annegato

Un ragazzo di 25 anni è morto annegato nel pomeriggio di domenica a Porto Garibaldi, in provincia di Ferrara. A lanciare l’allarme alcuni passanti.

Guardia Costiera
Guardia Costiera (Retididedalus.it)

Si trovava sugli scogli, forse per trascorrere una giornata al mare, quando è scivolato finendo in acqua. Ha perso così la vita un ragazzo di 25 anni nel pomeriggio di domenica a Porto Garibaldi, frazione di Comacchio, in provincia di Ferrara.

Alcuni passanti hanno subito chiamato i soccorsi dando l’allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorritori che hanno avviato le ricerche, conclusesi qualche ora più tardi con il ritrovamento del cadavere del 25enne. La salma si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe stabilire ulteriori esami per determinare le cause della morte del ragazzo.

Porto Garibaldi, scivola dagli scogli e finisce in mare: 25enne muore annegato

Vigili del fuoco
Vigili del fuoco (Retididedalus.it)

Nel primo pomeriggio di domenica, 18 agosto, un ragazzo è morto annegando nelle acque di Porto Garibaldi, frazione del comune di Comacchio, in provincia di Ferrara. La vittima, secondo alcune testimonianze, sarebbe un 25enne di origini pakistane.

Il giovane sembra si trovasse sugli scogli quando, per cause ancora da determinare, come scrivono varie testate locali ed i colleghi della redazione de Il Corriere di Bologna, è scivolato in acqua non riuscendo più a riemergere. Alcuni passanti, notando l’accaduto, senza esitare, hanno chiamato il numero unico per le emergenze chiedendo l’intervento dei soccorsi.

In zona sono subito arrivati i vigili del fuoco, i sommozzatori e gli uomini della Guardia Costiera che hanno iniziato a setacciare la zona in cerca del ragazzo, anche dall’alto con un elicottero. Dopo qualche ora, intorno alle 19, purtroppo, le squadre hanno individuato il corpo del 25enne ad una decina di metri dal punto in cui era scomparso. Non è stato possibile far altro che dichiararne la morte.

La salma a disposizione dell’autorità giudiziaria

Dopo le operazioni di recupero, la salma si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe stabilire l’autopsia ed altri accertamenti in modo da chiarire le cause della morte e risalire all’identità della vittima. Non sono stati rinvenuti in un primo momento, difatti, elementi utili per identificare il giovane. Non sono stati trovati i documenti.

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