Farmaci, dovrebbero farci star meglio ma, a quanto pare, spesso corriamo il rischio esattamente opposto: ecco i farmaci che ci fanno più male che bene.
La salute è un bene prezioso, e la scelta dei farmaci giusti gioca un ruolo cruciale nel mantenimento di questo stato di benessere. Tuttavia, non tutti i farmaci disponibili sul mercato si rivelano benefici come promesso. Alcuni possono addirittura essere più dannosi che utili.
Ogni anno, riviste mediche indipendenti come Prescrire in Francia aggiornano elenchi di farmaci considerati più nocivi che vantaggiosi per la salute. Quest’anno, sorprendentemente, l’elenco comprende 107 farmaci ancora prescritti sia in Francia che in Italia.
Questa situazione solleva preoccupazioni significative riguardo alla pratica medica corrente e alla consapevolezza dei pazienti sui potenziali rischi associati a certe terapie.
La percezione pubblica e professionale dei farmaci è spesso influenzata da una varietà di fattori, tra cui interessi economici. Nonostante molti medici siano convinti di agire nell’interesse del paziente, la prescrizione di trattamenti dannosi persiste. Questo fenomeno può derivare da una combinazione di ignoranza, superficialità o motivazioni economiche.
Riviste indipendenti come Prescrire e l’Indipendente giocano un ruolo fondamentale nel fornire informazioni obiettive sui farmaci. Sostenute esclusivamente dagli abbonati e prive di finanziamenti esterni, queste pubblicazioni offrono una prospettiva più vicina alla realtà rispetto ai canali tradizionalmente influenzati da interessi commerciali.
Tra i vari prodotti elencati ci sono quelli destinati al trattamento di condizioni comuni come raffreddore, tosse e mal di gola. Anche se sembrano innocui, questi farmaci possono effettivamente ritardare il processo naturale di guarigione del corpo eliminando sintomi utili come l’infiammazione.
Un caso particolare menzionato riguarda le proteine degli arachidi usate per ridurre le reazioni allergiche. Contrariamente alle aspettative, studi hanno dimostrato che queste possono aumentare le reazioni allergiche piuttosto che diminuirle.
Anche nei trattamenti per condizioni più serie come l’anemia correlata all’insufficienza renale o il cancro si trovano esempi allarmanti.
Farmaci come il Roxadustan hanno mostrato effetti collaterali gravi fino ad aumentare la mortalità in alcuni pazienti.
Non solo oncologia ma anche cardiologia ed altre specializzazioni mediche sono interessate dalla problematica dei farmaci dannosi con esempi quali Befizan e Lipanor tra gli altri citati nella lista delle sostanze sconsigliate.
L’influenza degli interessi economici ha trasformato il settore sanitario in un ambiente dove prevalgono le logiche aziendali a discapito della salute del paziente. Questa tendenza enfatizza la necessità per i consumatori di informarsi attivamente sui trattamenti proposti dai loro medici.
Il sostegno a fonti d’informazione indipendenti emerge quindi non solo come scelta etica ma anche pratica per avvicinarsi a una comprensione più autentica delle dinamiche sanitarie attuali.
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