A Coachella è stato sventato un possibile terzo attentato ai danni di Trump

Il protagonista di questo tentativo fallito è Vem Miller, 49 anni, originario di Las Vegas. Ha provato a farsi strada con un falso pass da giornalista

In una giornata che avrebbe potuto segnare un tragico capitolo nella storia politica americana, le forze dell’ordine hanno sventato quello che viene considerato il terzo tentativo di attentato nei confronti dell’ex presidente Donald Trump. L’episodio si è verificato a Coachella, in California, dove Trump era atteso per un comizio nell’ambito della sua campagna per le presidenziali.

Un finto giornalista arrestato al checkpoint

Il protagonista di questo tentativo fallito è Vem Miller, 49 anni, originario di Las Vegas. Miller si è presentato a uno dei checkpoint di sicurezza del comizio con un pass da giornalista evidentemente falso. Nonostante fosse già riuscito a superare il primo livello di controlli e a trovarsi all’interno del perimetro dell’evento, l’uomo è stato fermato prima dell’arrivo dell’ex presidente sul luogo.

La scoperta delle armi nel Suv nero

Dopo aver fermato e identificato Miller, gli agenti della contea di Riverside hanno proceduto alla perquisizione del suo veicolo: un Suv nero dotato di targa falsa. All’interno dell’auto sono state rinvenute almeno due armi da fuoco e diverse munizioni. Questo ritrovamento ha immediatamente fatto scattare l’allarme tra le forze dell’ordine presenti.

Le dichiarazioni dello sceriffo Chad Bianco

Chad Bianco, lo sceriffo della contea di Riverside, ha commentato l’accaduto con parole pesanti: “Probabilmente abbiamo evitato un terzo attentato alla vita di Donald Trump“.

Trump durante un comizio a Coachella
Trump durante un comizio a Coachella | EPA/ALLISON DINNER – Retididedalus.it

Ha inoltre aggiunto che l’episodio non ha avuto alcun impatto sulla sicurezza né dell’ex presidente né dei partecipanti all’evento grazie alla prontezza e all’efficacia degli interventi delle forze dell’ordine.

Il rilascio su cauzione e i dubbi sollevati

Nonostante la gravità delle accuse rivolte a Miller, l’uomo è stato rilasciato su cauzione ed è previsto che si presenti in tribunale il prossimo 2 gennaio. Questa decisione ha sollevato non poche perplessità nell’opinione pubblica e tra gli stessi organi investigativi. Lo sceriffo Bianco ha espresso dubbi riguardo alla facilità con cui il presunto attentatore sia stato rimesso in libertà provvisoria.

Il profilo politico del presunto attentatore

Ulteriore elemento che aggiunge complessità al caso è il profilo politico dello stesso Vem Miller: risulta essere un elettore registrato nelle liste repubblicane e si era persino candidato alle primarie nel 2022 per un posto nel congresso statale del Nevada. Questo dettaglio rende ancora più intricata la rete delle possibili motivazioni alla base del gesto estremo sventato dalle autorità.

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