Il pacchetto di misure economiche si preannuncia ricco e complesso, con un budget stimato intorno ai 25 miliardi di euro
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti accelera i tempi per la definizione della manovra 2025, un pacchetto di misure economiche che si preannuncia ricco e complesso, con un budget stimato intorno ai 25 miliardi di euro. La serata del Consiglio dei Ministri ha visto al centro del dibattito non solo il Documento programmatico di bilancio ma anche lo schema di disegno di legge di Bilancio, che rappresenta il cuore delle future politiche economiche italiane.
Una delle questioni più spinose riguarda la possibile tassazione degli extra profitti delle banche. Nonostante le frizioni all’interno della maggioranza e le resistenze manifestate da Forza Italia, il confronto tra il Ministero dell’Economia e le istituzioni bancarie rimane aperto. L’ipotesi più accreditata sembra essere quella di un contributo specifico legato alle DTA (imposte differite attive), piuttosto che un aumento diretto delle imposte sui profitti.
Al centro della manovra ci sarà l’attenzione verso i redditi medio bassi e le famiglie con figli. Si prevedono interventi mirati senza ricorrere ad aumenti fiscali per persone fisiche e aziende.
Tra le misure in cantiere vi sono la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e l’introduzione dell’Irpef a tre aliquote come disposizioni strutturali. Queste azioni saranno finanziate principalmente attraverso una razionalizzazione della spesa pubblica.
Il ministro Giorgetti ha annunciato significativi tagli alla spesa dei ministeri, superando anche le previsioni iniziali per il 2025. Questa decisione ha generato tensione tra i vari dicasteri, ma l’approccio proposto dal Ministero dell’Economia prevede una gestione flessibile dei tagli, lasciando ai singoli ministeri la libertà di organizzare autonomamente la riduzione delle spese.
Per quanto riguarda il settore sanitario, sono previste nuove risorse per circa 3,2 miliardi destinati al piano triennale di assunzioni nel campo medico-sanitario. Anche la Pubblica Amministrazione vedrà fondi dedicati ai contratti per il triennio 2025/2027. Sul fronte pensionistico si mira a modificare l’attuale sistema incentivando chi decide volontariamente di posticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
La manovra confermerà anche per il 2025 il bonus Ristrutturazioni al 50%, limitatamente alle prime case; mentre per gli altri immobili si passerà a una detrazione ridotta al 36% a partire da gennaio dello stesso anno. Questa scelta riflette una volontà politica volta sia a sostenere gli investimenti nel settore edilizio sia a promuovere pratiche abitative più sostenibili.
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