Cronaca

Il Libano ha lanciato altri razzi su Israele: le conseguenze dell’attacco

Circa cinque dei razzi diretti verso l’Alta Galilea sono stati intercettati dalle difese israeliane, mentre almeno dieci hanno preso la direzione della baia di Haifa e della Galilea

Nella mattinata di oggi, un nuovo episodio di violenza ha scosso il Medio Oriente. Dalle regioni del Libano sono stati lanciati circa 15 razzi verso Tira, nel centro-est di Israele, causando il ferimento di 19 persone secondo quanto riportato da fonti mediche. L’Idf (Israel Defense Forces) ha confermato che le sirene d’allarme hanno risuonato nel nord di Israele a seguito dell’attacco.

Circa cinque dei razzi diretti verso l’Alta Galilea sono stati intercettati dalle difese israeliane, mentre almeno dieci hanno preso la direzione della baia di Haifa e della Galilea. Alcuni sono stati neutralizzati in volo, altri invece sono caduti in aree non abitate senza causare ulteriori feriti.

Hezbollah rivendica l’attacco

Hezbollah, il gruppo filo-iraniano noto per la sua ostilità nei confronti dello stato di Israele, ha rivendicato la responsabilità per l’offensiva. In una dichiarazione ufficiale, hanno affermato di aver preso di mira una base dell’intelligence israeliana vicino a Tel Aviv con una salva di razzi nelle prime ore del mattino.

La tragica risposta in Jabalia

In risposta agli attacchi provenienti dal Libano e alle tensioni crescenti nella regione, ieri sera due edifici residenziali nel campo profughi palestinese di Jabalia sono stati colpiti da raid aerei attribuiti all’Idf.

Le conseguenze di un attacco missilistico arrivato dal Libano | EPA/ATEF SAFADI – Retididedalus.it

Questo attacco ha provocato la morte confermata di almeno 84 palestinesi. Varie altre persone sono rimaste ferite o intrappolate sotto le macerie delle loro case distrutte.

L’intervento degli Stati Uniti nella crisi

Di fronte all’intensificarsi delle ostilità in Medio Oriente, gli Stati Uniti hanno annunciato nuovi schieramenti militari nella regione come misura precauzionale e per rafforzare la propria presenza strategica. Tra le unità mobilitate vi saranno cacciatorpediniere dotati di missili balistici, squadroni da combattimento e bombardieri d’attacco a lungo raggio B-52.

Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha sottolineato che lo schieramento è coerente con gli impegni degli USA per proteggere i propri cittadini e forze armate presenti in Medio Oriente, oltre alla difesa dello stato d’Israele. È stata anche evidenziata l’intenzione americana di ridurre la tensione attraverso deterrenza e diplomazia.

Quest’ultimo episodio rappresenta un ulteriore deterioramento della situazione nel Medio Oriente, dove gli equilibri sembrano sempre più fragili. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi degli eventi, sperando in una soluzione che possa portare alla pace nella regione tormentata da decenni di conflitti.

Redazione Retididedalus

Recent Posts

Mandato d’arresto per crimini di guerra, quanto è probabile che Netanyahu sia davvero arrestato?

Esistono dei metodi per evitare l'arresto e sono già stati sfruttati in passato da altri…

1 ora ago

Pam Bondi, chi è la nuova procuratrice generale degli Stati Uniti?

La sua nomina è avvenuta in un contesto di incertezze, dopo che Matt Gaetz, inizialmente…

2 ore ago

La Russia ha lanciato dei missili balistici intercontinentali sull’Ucraina per la prima volta dall’inizio della guerra

Come riferito dalle autorità ucraine, il lancio è partito dalla regione di Astrakhan e ha…

1 giorno ago

La transizione di Donald Trump non sta seguendo nessuna delle regole informali previste

Una delle principali violazioni delle norme di transizione è la mancanza di controlli di sicurezza…

1 giorno ago

Quanto hanno incassato Mike Tyson e Jake Paul per il match di boxe? Scopri i milioni guadagnati

Il match tra Mike Tyson e Jake Paul ha generato un'onda di interesse e guadagni…

2 giorni ago

Robbie Williams: il vortice della droga e la disforia da boyband

Il documentario "Boybands Forever" della BBC esplora le sfide psicologiche e le pressioni vissute dai…

2 giorni ago