Questa divisione di genere non è nuova nel panorama politico statunitense, ma quest’anno assume contorni particolarmente marcati
L’America si avvicina alle elezioni del 2024 con una polarizzazione evidente tra generi, delineando uno scenario in cui gli uomini sembrano propendere per Donald Trump, mentre le donne mostrano una netta preferenza per Kamala Harris. Questa divisione di genere non è nuova nel panorama politico statunitense, ma quest’anno assume contorni particolarmente marcati.
La questione del gender gap emerge con forza nei sondaggi pre-elettorali. Se già nelle precedenti elezioni Hillary Clinton e Joe Biden avevano registrato un vantaggio significativo tra l’elettorato femminile, oggi Kamala Harris sembra ampliare ulteriormente questa distanza. Secondo un sondaggio di Usa Today/Suffolk University, Harris guida tra le donne con un vantaggio che arriva fino a 17 punti percentuali su Trump. Al contrario, il tycoon mantiene un solido sostegno tra gli elettori maschi, con un margine che oscilla tra gli 11 e i 16 punti.
Un elemento che ha scaldato gli animi in questa campagna è stato lo spot realizzato dall’associazione ‘Vote Common Good’, narrato da Julia Roberts. L’intento è quello di incoraggiare le donne dei sobborghi a esercitare il loro diritto di voto in maniera indipendente dalle pressioni maritale. Lo spot ha suscitato reazioni accese soprattutto nel campo repubblicano, evidenziando la tensione attorno al potenziale impatto del voto femminile sulle sorti dell’elezione.
Kamala Harris ha posto al centro della sua campagna la difesa dei diritti riproduttivi delle donne, cercando di mobilitare soprattutto l’elettorato giovane e femminile.
La vice presidente ha evitato di enfatizzare troppo la portata storica della sua candidatura come prima donna presidente potenzialmente degli Stati Uniti, preferendo concentrarsi su tematiche concrete che riguardano direttamente i cittadini.
Joe Biden e i coniugi Obama hanno espresso pubblicamente il loro supporto alla possibilità di una presidenza femminile negli USA. Barack Obama in particolare ha criticato l’atteggiamento degli uomini afroamericani verso la candidatura di Harris, mentre Michelle Obama ha messo in guardia sull’impatto delle scelte maschili sulle libertà riproduttive delle donne.
Infine, emerge il fenomeno del “bro vote“, ovvero il sostegno giovanile maschile a Trump influenzato dalla cosiddetta bro culture. Questa tendenza riflette una frattura generazionale all’interno dell’elettorato demografico tradizionalmente affine ai Democratici: i giovani maschi si sentono spesso alienati dalle priorità espresse dal partito Democratico riguardanti diritti delle donne e questioni LGBT+, inclinando così verso figure come Trump o Elon Musk che rappresenterebbero meglio le loro istanze.
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