Il mondo della televisione è pieno di volti noti, ma pochi possono vantare il titolo di “re delle televendite” come Giorgio Mastrota.
Ospite dell’ultima puntata di Ciao Maschio, il talk show di Nunzia De Girolamo, Mastrota ha condiviso aneddoti interessanti sulla sua carriera e sulla sua interazione con uno dei grandi miti della televisione italiana: Mike Bongiorno. La sua visibilità sulle reti è cresciuta nel corso degli anni e, attraverso il racconto delle sue esperienze, riesce a rivelare l’evoluzione di un settore spesso sottovalutato ma fondamentale nel panorama televisivo.
Il suo soprannome di “re delle televendite” non è stato accolto con entusiasmo da tutti. Circostanza che emerge chiaramente dal racconto di Mastrota, il quale ha descritto come Mike Bongiorno fosse infastidito dalla definizione. «Mike si arrabbiava molto quando i giornali mi definivano così», ha svelato Mastrota durante il programma. La figura iconica di Bongiorno si intreccia con quella di Mastrota, creando un legame unico nel panorama della televisione. In effetti, il noto conduttore una volta lo avvisò: «Non devi più dirlo». Nonostante l’affetto e il rispetto che Mastrota prova per Bongiorno, quest’ultimo sostiene che il titolo di “re” non dovesse essere associato a lui.
Le televendite in Italia, alle quali sia Bongiorno che Mastrota hanno partecipato, erano diventate un fenomeno di massa negli anni ’90, popolando le serate televisive di molte famiglie italiane. Mastrota ha spiegato che, in quel periodo, il mercato televisivo stava subendo dei cambiamenti. Con l’entrata delle televendite nel palinsesto, anche i conduttori più noti dovevano adattarsi. Eppure, proprio grazie a questa adattabilità, Mastrota è riuscito a costruirsi una carriera che resiste nel tempo. Questo ci porta a riflettere su come un marchio di fabbrica possa trasformarsi in un’occasione di successo, anche in contesti che inizialmente possono sembrare riduttivi.
Quando si parla delle sue esperienze lavorative, Mastrota non può fare a meno di rievocare i suoi inizi. La transizione da una carriera di successo nelle prime serate a un campo così specifico come le televendite è stata tutt’altro che semplice. Nel racconto di Mastrota, emergono nuovamente i legami personali che hanno influenzato la sua carriera: «C’è stato un periodo in cui non mi hanno fatto più fare altro, cioè negli anni Novanta», ha affermato. Questo non è servito solo a far sì che il pubblico iniziasse a conoscerlo come un venditore, ma anche a rendere Mastrota una figura familiare nelle case degli italiani.
La coincidenza tra la fine della sua relazione con Natalia Estrada e l’inizio delle televendite è significativa. Per Mastrota, dedicarsi a questo nuovo capitolo è stata una scelta utile per rimanere attivo nel mondo della televisione. Nonostante inizialmente la percepisse come una “diminutio”, oggi considera quel periodo fondamentale per la sua vita. Infatti, la sua carriera nelle televendite ha rappresentato un modo non solo per mantenere una stabilità economica, ma anche per affermarsi in un’ambiente competitivo. Mastrota ha fatto eco al suo attuale apprezzamento per questo viaggio professionale, che, attraverso alti e bassi, si è rivelato essere un’importante tappa.
Quando la conduttrice Nunzia De Girolamo gli ha chiesto se avesse mai avuto dei rimpianti, Mastrota si è mostrato sincero: «In quel momento sì, l’ho vissuta come una diminutio». Tuttavia, con il passare del tempo, ha rivalutato le sue scelte. «Adesso non la lascerei per nulla al mondo». La riflessione di Mastrota invita a considerare come la vita professionale possa offrire opportunità inaspettate, anche quando si presentano cambiamenti difficili da affrontare. Informando e intrattenendo il pubblico, le televendite sono diventate parte integrante della sua carriera.
L’aspetto economico è diventato determinante nel consolidare la sua presenza sul mercato. «Mi ha consentito di stare bene, anche economicamente», ha spiegato, facendo capire che ogni scelta presuppone delle conseguenze. In questo contesto, il re delle televendite ha trovato non solo un modo per affrontare il momento critico della sua vita, ma anche per trasformarsi in un professionista soddisfatto. Si tratta di un cambiamento di rotta che rispecchia anche la capacità di adattamento e resilienza, qualità fondamentali nel mondo della televisione e non solo.
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