A distanza di oltre tre decenni, questo evento viene commemorato come il “felice culmine di uno sviluppo paneuropeo”
Il 9 novembre del 1989 segnò una svolta epocale nella storia della Germania e dell’intera Europa: la caduta del Muro di Berlino. A distanza di trentacinque anni, questo evento viene commemorato come il “felice culmine di uno sviluppo paneuropeo”, parole che trovano eco nel videomessaggio del cancelliere tedesco Olaf Scholz alla vigilia dell’anniversario. La Dpa riporta come Scholz abbia sottolineato l’importanza della coesione e dell’impegno comune per la pace, la libertà, la sicurezza, e la prosperità come pilastri fondamentali che hanno guidato verso questo traguardo storico.
Nel suo messaggio, il cancelliere tedesco ha voluto ricordare anche il ruolo cruciale giocato dai Paesi dell’Europa orientale nel processo che ha portato alla caduta del Muro. Ha menzionato i sindacalisti polacchi di Solidarnosc, i cantanti rivoluzionari delle repubbliche baltiche Estonia, Lettonia e Lituania, così come le donne e gli uomini in Ungheria e Cecoslovacchia che con coraggio hanno contribuito a questa vittoria paneuropea della libertà nell’autunno del 1989.
La capitale tedesca si è trasformata in un palcoscenico aperto per celebrare questo importante anniversario. Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha partecipato ad un evento commemorativo presso il Memoriale del Muro di Berlino, luogo simbolo della divisione ma ora testimone della riunificazione.
La città ospita anche il “festival della libertà“, un evento che attira decine di migliaia di visitatori desiderosi di partecipare alle numerose iniziative organizzate per l’occasione.
Una delle attrazioni principali delle celebrazioni è senza dubbio l’enorme installazione all’aperto composta da 5.000 manifesti esposti lungo l’antico tracciato del Muro nel centro della città. Questa mostra non solo serve a ricordare visivamente dove una volta sorgeva il muro ma anche a celebrare i valori di libertà e unità che oggi caratterizzano Berlino.
La serata vedrà poi trasformarsi l’ex tracciato del Muro in un enorme palco musicale all’aperto lungo quattro chilometri. Secondo gli organizzatori sono previsti ben 700 musicisti distribuiti su diversi palchi per offrire ai visitatori quella che è stata definita la “colonna sonora della libertà“. Un modo suggestivo ed emozionante per concludere le celebrazioni dell’anniversario attraversando letteralmente con la musica quegli spazi una volta segnati dalla divisione.
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