Nell’era digitale, la terapia psicologica si evolve per adattarsi alle esigenze della società moderna. In aumento le persone dagli psicologi.
La recente conversazione nel podcast di Filippo Grondona, con la clinical director di Unobravo, Valeria Fiorenza Perris, getta luce su questo tema cruciale. La terapia a distanza rappresenta una vera e propria rivoluzione, ma quali sono i vantaggi e le peculiarità di questa nuova modalità di approccio psico-terapeutico? Scopriamo insieme come la fiducia e l’autenticità siano al centro di questa trasformazione.
Unobravo ha avuto una storia affascinante: fondata dalla dottoressa Danila De Stefano, è partita come un’iniziativa per chi viveva all’estero, col desiderio di portare supporto psicologico a chi ne aveva bisogno, ovunque si trovasse. Oggi, Unobravo è diventata una società Benefit affermata, con una vasta rete di oltre seimila terapeuti pronti a intervenire. La mission principale è chiarissima: rendere la terapia accessibile a tutti, rompendo le barriere che spesso isolano le persone che soffrono e le convengono a cercare aiuto.
Il costo contenuto dei servizi e la modalità “da remoto” sono solo alcuni degli elementi che la rendono attrattiva. Ma non è tutto. L’incontro iniziale, che offre una sorta di “primo contatto” tra terapeuta e paziente, rappresenta un’assoluta novità e un vero vantaggio. Questa opportunità di scelta permette alle persone di trovare il professionista che meglio risponde alle proprie esigenze, facendo sentire subito accolti e compresi. L’aspetto del confronto umano rimane centrale, anche quando si utilizza uno schermo. Sì, lo schermo: un “alleato” sorprendentemente utile. Esso aiuta a far abbattere schemi difensivi e pregiudizi; ci si avvicina più rapidamente funzionando da ponte di comunicazione.
Ma nonostante tutto, il fulcro è rimasto invariato. La terapia a distanza non si scosta da quella tradizionale per quanto riguarda le dinamiche relazionali. Il terapeuta crea un contesto sicuro, uno spazio protetto dove le emozioni e le esperienze possono emergere liberamente. Qui, non importa che ci si trovi seduti su un divano, davanti a un computer o in una videochiamata: si crea un legame profondo tra due esseri umani, dove la vera essenza della terapia si sviluppa. Il percorso è di cambiamento e crescita, e la chiave è mettersi al fianco del paziente, ascoltando.
La fiducia è la pietra angolare di qualsiasi processo terapeutico, e per Valeria Fiorenza Perris, è ancor più cruciale nella terapia a distanza. La responsabilità di creare questo legame spetta, in parte, al terapeuta. Nessun pregiudizio, nessuna pretesa di infallibilità: il terapeuta deve essere autentico, mettersi in gioco e riconoscere la vulnerabilità del paziente. Questo approccio è fondamentale in un momento in cui, purtroppo, parlare di salute mentale è ancora percepito come un tabù da molti.
Il podcast di Grondona offre un’illuminante prospettiva su come sia possibile superare l’idea che solo l’incontro in persona possa portare a risultati efficaci. Anche se il contatto fisico è impossibile, la bontà della relazione instaurata attraverso uno schermo può rivelarsi sorprendentemente profonda. Fattori come l’empatia e l’ascolto attivo giocano un ruolo determinante. Il terapeuta deve incarnare la figura di chi offre uno spazio sicuro, dove il paziente possa esplorare il proprio dolore.
La costruzione di questa fiducia richiede tempo e competenza, e per questo Unobravo si avvale di professionisti altamente qualificati, scelti accuratamente per le loro abilità relazionali oltre che tecniche. Questo è ciò che consente ai pazienti di sentirsi sempre più a proprio agio, sperimentando la libertà di esprimere i propri pensieri e sentimenti senza paura di giudizio. Il tutto, anzi, in un contesto di totale discrezione e rispetto reciproco, dove la crescita psicologica non solo è favorita, ma è anche celebrata.
Guardando al futuro, la domanda che viene naturale è: quali saranno i prossimi passi nella terapia online? Può sembrare strano, ma l’evoluzione tecnologica potrebbe aprire strade ancora più innovative. I confini della psicologia si stanno espandendo, grazie anche alle nuove piattaforme digitali e ai progressi dell’intelligenza artificiale. Questi sviluppi potrebbero integrare e potenziare l’offerta di servizi psicologici, rendendo la terapia sempre più personalizzata e accessibile.
L’approccio di Unobravo sta già mostrando come la terapia a distanza possa soddisfare le richieste di chi cerca aiuto psicologico. Ma non è solo una questione di tecnologia; è anche un’opportunità per rimuovere gli stigma mai completamente superati che circondano la salute mentale. Se una volta era impensabile parlare liberamente della propria ansia o depressione, oggi siamo sulla buona strada per una società in cui il wellness mentale possa essere vissuto senza paura. La sfida resta, però, quella di educare e informare. Solo così le persone si sentiranno realmente motivate a cercare supporto.
Questa evoluzione non è solo una questione di come si offre il servizio, ma di come si può abbracciare un dialogo aperto e sincero sulla salute mentale. La terapia online rappresenta quindi non solo un’alternativa, ma una reale opportunità per migliorare la vita di tante persone, contribuendo a rendere la cura psicologica un’esperienza quotidiana, alla portata di tutti.
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