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Jenkins, il vincitore dell’Oscar alle prese con Mufasa: Re Leone

Mufasa: Il Re Leone si presenta così come un prequel del celebre classico Disney, pronto a riaccendere l’amore di generazioni.

Quest’ultimo capitolo, diretto dal premiato Barry Jenkins, sarà nelle sale italiane il 19 dicembre. In questo film, temi profondi come il valore della famiglia e i sogni per un futuro migliore emergono, mentre si fa luce anche sulle crudeltà del potere e sull’odio nei confronti del diverso.

La storia di Mufasa e le sue origini

Mufasa: Il Re Leone ci porta in un viaggio attraverso le origini di uno dei personaggi più amati di sempre. Attraverso gli occhi di Rafiki, il saggio mandrillo, scopriamo la storia di Mufasa, narrata alla giovane Kiara, la figlia di Simba e Nala. Con l’ausilio di Timon e Pumbaa, coloro che ci fanno sempre ridere con le loro disavventure, il film si prospetta un mix di emozioni e comicità.

La storia di Musafa al cinema- Foto: Instagram @artworkbyjems- www.retididedalus.it

La trama si sviluppa in un contesto drammatico dove Mufasa, prima di diventare il re giusto che conosciamo, affronta prove difficili. Infatti, a causa di un’inondazione devastante, trova la sua vita un po’ sottosopra, diventando un esule nel mondo dei leoni. Qui incontra Obasa, un leone aristocratico e malevolo, che lo considera un randagio sprovvisto di dignità. Nonostante l’ambientazione difficile, Mufasa non è solo e fa amicizia con Taka, l’erede al trono di Obasa, che lo accoglie come un vero fratello. Quest’amicizia è centrale nello sviluppo del personaggio e della sua evoluzione, diventando il suo sostegno principale in un mondo ostile.

La rappresentazione di un personaggio come Mufasa, che parte da situazioni così complesse, offre una nuova prospettiva sulla sua figura, trasformandolo da semplice re a un protagonista che ha dovuto lottare. Le prime immagini del film, esposte in anteprima in un cinema di Roma, promettono di essere visivamente stupefacenti, grazie a una miscela di live action e tecnologie di cattura del movimento.

L’incontro con il regista e le voci italiane

Recentemente, in un evento romano, il regista Barry Jenkins e alcune voci italiane del film hanno condiviso aneddoti e curiosità in merito alla realizzazione del progetto. Interpretato da Luca Marinelli nel ruolo di Mufasa, il noto attore ha descritto il suo processo di lavorazione e l’emozione di ridare vita a un personaggio così iconico. Al suo fianco, Elodie nella parte di Sarabi, la madre di Simba, ha parlato del forte legame emotivo che il suo personaggio ha con la storia. Anche Alberto Boubakar Malanchino, il cui ruolo è Taka, ha rivelato che questo progetto ha un valore speciale poiché permette di esplorare lati più profondi della personalità di Mufasa.

Barry Jenkins, che inizialmente sembrava scettico riguardo alla possibilità di lavorare a questo prequel, ha rivelato che è stata la scrittura a catturarlo. “Quando mi hanno proposto di farlo ho detto subito no,” ha confessato. “Non volevo saperne di un altro film sulla saga de ‘Il Re Leone’.” Le parole della moglie, però, l’hanno spinto a leggere la sceneggiatura. La scoperta di una narrazione intrigante e coinvolgente ha cambiato completamente la sua visione. Da questo è scaturita l’opportunità di portare sul grande schermo una storia che aggiunge nuovi strati alla saga famosa in tutto il mondo.

Un nuovo viaggio nel regno della savana

Il film Mufasa: Il Re Leone si preannuncia non solo come un prequel ma come una nuova esperienza per i fan di ogni età. Le promesse di avventure emozionanti, personaggi indimenticabili e una trama che esplora i temi eterni della famiglia e del potere rendono questa pellicola una delle uscite più attese della stagione. Con un cast di voci ricco e variopinto, e un regista in grado di amalgamare perfettamente descrizione e portamento, il film si candida a divenire rapidamente un altro classico di casa Disney.

Nel cuore di questa storia risiedono valori che parlano a tutti. L’ardore di inseguire i propri sogni, l’importanza dei legami familiari, e l’arduo confronto con le avversità. Tali concetti, insieme a un’animazione alla vetta della tecnologia moderna, promettono di attrarre e di commuovere gli spettatori. Con l’uscita fissata per il 19 dicembre, è sicuro che il pubblico si prepari a immergersi nuovamente nella savana africana, pronto a riscoprire la leggenda mai dimenticata di Mufasa.

Rossana Muraca

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