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L’Ucraina ha colpito per la prima volta la Russia con dei missili statunitensi

Questa mossa segna un punto di svolta significativo nel conflitto in corso, evidenziando un incremento nelle capacità offensive di Kiev grazie al supporto occidentale

Due giorni dopo il via libera da parte dell’amministrazione Biden, l’Ucraina ha fatto la storia utilizzando per la prima volta missili a lungo raggio di fabbricazione americana per colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Questa mossa segna un punto di svolta significativo nel conflitto in corso, evidenziando un incremento nelle capacità offensive di Kiev grazie al supporto occidentale.

La risposta del Cremlino e le implicazioni nucleari

Il Cremlino non ha tardato a reagire all’uso dei missili Atacms da parte dell’Ucraina, lanciando un avvertimento che potrebbe avere conseguenze gravissime. Dmitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ha ricordato che secondo la nuova dottrina nucleare russa, aggiornata lo scorso settembre, un attacco con armi convenzionali ma con il coinvolgimento di una potenza nucleare (come gli Stati Uniti) potrebbe giustificare una risposta nucleare da parte della Russia. Questa dichiarazione solleva preoccupazioni su una possibile escalation del conflitto verso scenari precedentemente inimmaginabili.

Le reazioni internazionali e il sostegno occidentale

La decisione degli Stati Uniti di autorizzare l’Ucraina all’utilizzo dei missili a lungo raggio è stata accolta positivamente dall’Unione Europea. Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha espresso soddisfazione per questa mossa e ha incoraggiato gli Stati membri dell’UE a seguire l’esempio americano.

Josep Borrell | Photo by Nicolas Kovarik / European Union licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en) – Retididedalus.it

Questo approccio unitario dimostra il forte sostegno occidentale nei confronti dell’Ucraina nella sua resistenza contro l’invasione russa.

Il bilancio della guerra

Mentre la guerra supera i mille giorni di combattimenti intensi, le cifre relative alle perdite umane diventano sempre più allarmanti. Secondo fonti ufficiali russe e dati raccolti dall’intelligence occidentale, si stima che le perdite tra le forze armate ucraine e russe siano nell’ordine delle centinaia di migliaia tra morti e feriti. Queste statistiche tragiche riflettono l’enorme costo umano del conflitto in corso.

La determinazione ucraina e il sostegno internazionale

Nonostante le minacce crescenti e i costanti attacchi sul suo territorio, l’Ucraina continua a mostrare una resistenza indomita contro l’aggressore russo. Dichiarazioni recenti del presidente francese Emmanuel Macron evidenziano il sostegno incrollabile della comunità internazionale nei confronti dell’Ucraina. Anche Volodymyr Zelensky ribadisce quotidianamente la determinazione ucraina a resistere fino al raggiungimento della pace giusta.

L’utilizzo dei missili americani da parte dell’Ucraina rappresenta quindi non solo un cambiamento tattico sul campo ma anche un simbolo della solidarietà internazionale che Kiev sta ricevendo nella sua battaglia per sovranità ed integrità territoriale.

Redazione Retididedalus

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