La sua affermazione è avvenuta durante il ballottaggio di domenica, dove ha ottenuto il 49,8% dei voti
L’Uruguay ha assistito a un cambiamento politico significativo con la vittoria del candidato della coalizione di sinistra Fronte ampio, Yamandú Orsi, che sarà il prossimo presidente del paese. La sua affermazione è avvenuta durante il ballottaggio di domenica, dove ha ottenuto il 49,8% dei voti, superando il candidato del centrodestra Álvaro Delgado, che ha ricevuto il 45,9%. Questo risultato segna un ritorno della sinistra al governo dopo cinque anni di amministrazione del centrodestra, guidato dal presidente uscente Luis Alberto Lacalle Pou.
Orsi, un ex insegnante di storia con una lunga carriera politica, ha già ricoperto il ruolo di presidente della regione di Canelones, la seconda più popolosa dell’Uruguay. La sua carriera politica è iniziata quasi vent’anni fa nel Movimento di partecipazione popolare (MPP), il partito fondato dall’ex presidente José “Pepe” Mujica, la cui influenza rimane forte nonostante la sua malattia e l’assenza dalla scena politica dal 2018. La democrazia uruguaiana si distingue per la sua solidità nel contesto sudamericano, con partiti tradizionali che continuano a giocare un ruolo importante e una campagna elettorale caratterizzata da un rispetto reciproco tra i candidati.
La vittoria di Orsi non ha sorpreso molti analisti politici, poiché i sondaggi avevano già indicato un’alta competitività tra i due candidati. Al primo turno, Orsi aveva già ottenuto il 44% dei voti, mentre Delgado, ex deputato e senatore, si era fermato al 27%.
La sua alleanza con il partito di centrodestra Colorado e altri partiti minori, tra cui uno di estrema destra, ha reso il ballottaggio ancora più incerto. Questo tipo di alleanze è tipico della politica uruguaiana, dove le coalizioni possono cambiare rapidamente in risposta alle dinamiche elettorali.
Durante la campagna, i temi principali sono stati l’economia e la sicurezza. Orsi ha promesso di continuare a mantenere una politica aperta agli investimenti privati e stranieri, ma ha anche sottolineato l’importanza di affrontare la povertà che affligge circa il 10% della popolazione uruguaiana. La questione della sicurezza è stata altrettanto centrale, con un aumento della criminalità legato al narcotraffico, in particolare a Montevideo, la capitale. Nonostante l’Uruguay si presenti come uno dei paesi più sicuri in Sudamerica, i tassi di omicidio sono preoccupanti: 11 omicidi ogni 100.000 abitanti, il che rappresenta un tasso significativamente più alto rispetto a quello di molti paesi europei.
Il Fronte ampio, che sostiene Orsi, avrà la maggioranza anche al Senato, con 16 dei 30 seggi, mentre alla Camera dei rappresentanti avrà bisogno di cercare alleanze, poiché ha ottenuto solo 48 seggi, due in meno rispetto ai 50 necessari per avere la maggioranza. Ciò potrebbe complicare la sua capacità di governare senza il supporto di altre forze politiche, in particolare considerando la presenza di partiti antisistema come Identità Sovrana, che potrebbero ostacolare il dialogo costruttivo.
L’importanza di un governo di sinistra in Uruguay è accentuata dal contesto politico e sociale dell’intera regione sudamericana, dove molti paesi hanno visto un crescente autoritarismo e una polarizzazione politica. L’Uruguay, al contrario, è spesso citato come un esempio di stabilità democratica e rispetto dei diritti civili. La vittoria di Orsi potrebbe rappresentare un’opportunità per approfondire ulteriormente le riforme sociali avviate durante i precedenti governi di sinistra, come quelli di Tabaré Vázquez e José Mujica. In quest’ottica, la nuova amministrazione potrebbe mirare a rafforzare le politiche sociali e a combattere le disuguaglianze, temi che sono stati al centro dell’agenda politica uruguayana negli ultimi anni.
Le aspettative nei confronti di Orsi sono alte e molti uruguaiani si attendono un approccio equilibrato che unisca la crescita economica alla giustizia sociale. Anche se non si prevedono cambiamenti radicali, il nuovo presidente dovrà affrontare sfide significative, non solo in termini di economia e sicurezza, ma anche in relazione ai rapporti con i paesi vicini e le dinamiche politiche regionali. La capacità di Orsi di navigare in queste acque tumultuose potrebbe determinare il futuro della sinistra in Uruguay e il ruolo del paese nel contesto sudamericano.
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