Come riconosco un’anguria buona ogni volta: pochi ma buoni segreti che ho imparato

Ci sono pochi segreti, ma sono fondamentali per riconoscere un’anguria buona e dolce da una che non lo è, ecco quali sono.

Anguria tagliata a fette
Anguria tagliata a fette (Retididedalus.it)

Anguria o cocomero, che dir si voglia, tutti conoscono questo frutto che ci arriva dall’Africa e che ogni estate non vediamo l’ora di assaporare. La sua polpa è molto gustosa e, se fresca, è molto rigenerante. Contiene vitamine, sali minerali e tanta acqua che fanno bene al nostro organismo.

Però, purtroppo, non tutti i frutti possono essere maturi al punto giusto. Allora, come fare per capirlo? Vedremo qualche consiglio pratico per riconoscere un’anguria buona e dolce da un’altra che ancora non lo è. Sono dei piccoli trucchetti che ci faranno individuare subito il frutto più buono a disposizione.

Pensate che tantissime riviste e testate giornalistiche dedicano spazio a questo argomento. Anche il New York Times ha pubblicato una guida utile per trovare il frutto più buono. Quindi, conosciamo meglio i dettagli.

Come riconoscere un’anguria buona e dolce: piccoli trucchi da seguire

Fettine di anguria
Fettine di anguria (Retididedalus.it)

Iniziamo subito da un piccolo segreto che sanno solamente i coltivatori. La parte bianca della buccia non deve essere proprio bianca bianca, ma deve tendere al giallastro. Solamente questo colore è indice di una buona maturazione del frutto. Significa che è rimasta abbastanza tempo al sole e nella terra e ha raggiunto lo stato perfetto.

È molto importante osservare questo dettagli, quello del colore giallo sulla buccia, perché è anche l’elemento che ci fa capire che si tratta di un’anguria dolce al punto giusto. Se viene presa dalla terra troppo presto, non ci sarà quella dolcezza tipica del frutto maturo.

Poi, un aspetto di cui parla anche il New York Times è questo: chi non ha mai “bussato” sull’anguria per sentire se è piena e integra? Lo abbiamo fatto tutti, ma la famosa rivista ci spiega che non è la tecnica giusta. Anzi, bisognerebbe più schiaffeggiare a mano aperta per sentire il suono che il frutto ci rimanda.

Il suono giusto che indica un frutto maturo è quello simile al tamburo, che rimbalza. Inoltre, bisognerebbe tenere in considerazione il tono del suono. Una serie di angurie messe vicine e schiaffeggiate rimanderanno suoni diversi. L’anguria migliore è quella con il tono non troppo alto e non troppo basso.

Secondo questa teoria, bisogna fare attenzione al centro dell’estate. L’anguria migliore in questo periodo, praticamente il mese di agosto, è quella che rimanda un suono molto profondo. Mentre a settembre va bene scegliere quella con un suono leggermente più alto. Sapevate di questi piccoli segreti nel riconoscere un’anguria buona e dolce?

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