Quante meraviglie hanno da offrire gli scavi di Pompei. Ci sono dei luoghi pieni di fascino e di suggestione che vanno visti almeno una volta nella vita, e cinque in particolare.
Gli scavi di Pompei rappresentano la principale attrazione per i turisti in Italia, assieme al Colosseo ed agli Uffizi di Firenze. Ogni anno sono più di tre milioni i visitatori che raggiungono la cittadina in origine di Napoli per ammirarne i resti venuti alla luce nel 1599, con poi l’inizio di una campagna archeologica vera e propria intrapresa a partire dalla metà del XVIII secolo.
Andare lì agli scavi di Pompei, dove duemila anni fa le strade di quell’importante città romana brulicavano di vita, è un qualcosa di emozionante. Anche allora c’erano botteghe e negozi, luoghi dove concedersi un “aperitivo” in compagnia e piazze dove incontrarsi e discutere.
Tanti aspetti della vita quotidiana in epoca romana erano comuni a quelli odierni che abbiamo fatto nostri. La tragedia dell’eruzione del Vesuvio documentata nel 79 d.C. dagli scritti di Plinio il Giovane nelle lettere allo storico Tacito fu un qualcosa di terribile.
Ma tutto ciò è servito per incapsulare gli ultimi momenti di vita di Pompei e per farli arrivare a noi, a due millenni di distanza. Tante cose sono riuscite a preservarsi, sotto a strati di cenere e di detriti. Abbiamo avuto così modo di vedere delle vere e proprie istantanee in tre dimensioni, con corpi cristallizzati dai resti che li travolsero. Andare agli scavi di Pompei è una esperienza magnifica e ci sono dei luoghi in particolare da visitare.
Quanto costa l’entrata agli scavi di Pompei? E cosa vedere assolutamente
Come molti altri siti archeologici di rilievo, anche per entrare agli scavi di Pompei è richiesto il pagamento del biglietto. Ci sono anche due fasce di orari da rispettare, a seconda della stagionalità. L’orario estivo va dal 1° aprile al 31 ottobre, dalle ore 09:00 alle ore 19:00 e con ultimo ingresso alle ore 17:30. Quello invernale vige dal 1° novembre al 31 marzo, dalle ore 09:00 alle ore 17:00 e con ultimo ingresso alle 15:30.
Il biglietto intero costa 22 euro a persona per adulti e consente di visitare città, ville ed antiquarium. Con 18 euro si potrà visitare invece la sola città. E c’è poi il biglietto da 26 euro che dura tre giorni e che consente di visitare anche altri posti favolosi come Oplonti, altre ville ed altri siti archeologici del circondario.
I luoghi imperdibili da visitare sono tanti. Ma il consiglio è di non perdere assolutamente i seguenti. La Casa del Fauno. È una villa che occupa uno spazio di tremila metri quadri, costruita nel II secolo a.C. e così chiamata perché al suo interno venne rinvenuta una statua bronzea di un fauno.
I fauni erano semidivinità campestri e dei boschi. La villa è piena di affreschi e mosaici e qui venne rinvenuto il celebre mosaico raffigurante la battaglia di Isso tra Alessandro Magno e Dario, avvenuta il 5 novembre del 333 a.C.
Che cosa vedere a Pompei in visita guidata
Immancabile è pure la visita all’Anfiteatro di Pompei. Costruito tra l’80 ed il 70 a.C., ha avuto una vita relativamente breve per colpa dell’eruzione avvenuta circa un secolo e mezzo dopo. Può ospitare fino a ventimila spettatori e venne edificato in una cava naturale. In origine aveva anche una copertura (il velarium) per proteggere i presenti da pioggia e caldo. Prevedeva anche dei settori riservati alle varie classi sociali.
Villa dei Misteri. Bellissima ed affascinantissima, si trova nella vicina Ercolano. Si pensa che fosse una delle residenze di Livia, moglie dell’imperatore Ottaviano Augusto. Gli affreschi mostrano raffigurazioni di scene con soggetti ad altezza umana intenti a celebrare un rituale sacro, non si sa di quale tipo.
È chiamata Villa dei Misteri non perché nasconda qualche tipo di enigma, bensì perché include la cosiddetta sala dei misteri, dove i mosaici mostrano proprio un rito misterico. I misteri erano delle celebrazioni fatte a divinità domestiche o della famiglia.
E da vedere è il Lupanare di Pompei, che mostra anche un tipo di intrattenimento molto diffuso all’epoca. È un edificio di due piani, frequentato da gente di ogni estrazione sociale, dai patrizi – probabilmente spesso sotto mentite spoglie – ai plebei. Le stanze del piano superiore erano appannaggio proprio dei nobili. E ci sono tanti affreschi “a tema”, a sfondo erotico e che mostrano scene di rapporti carnali.
L’orto dei Fuggiaschi. Questo spazio esterno deve il proprio nome al ritrovamento di tredici corpi di persone che tentarono, inutilmente, di scappare durante l’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei. Di enorme interesse archeologico, i resti di quelle povere persone fanno commuovere per ciò che hanno passato e per quelli che sono stati i loro ultimi istanti di vita.
Qualche mese fa è sempre a Pompei tornata alla luce dopo due millenni una sala stupefacente, con interni meravigliosi. E vale la pena anche visitare un altro luogo pieno di reperti antichi e favolosi, assolutamente impareggiabili.